San Zeno di Montagna

San Zeno di Montagna

(Testi tratti da Wikipedia, l’enciclopedia libera)
San Zeno di Montagna (San Zsen de Montagna in dialetto veronese) è un comune di 1.367 abitanti della provincia di Verona che sovrasta il Lago di Garda, è un luogo rinomato per vacanze estive di tutto riposo ed aria fresca. La città è sede del ritiro estivo del Chievo Verona. San Zeno dista 35 chilometri da Verona. Rispetto al capoluogo è in posizione nord ovest. E’ sul Monte Baldo e sovrasta il Lago di Garda.

Storia

La presenza di gruppi di cacciatori nomadi nella zona di San Zeno si ha dal paleolitico, ma i primi insediamenti risalgono al neolitico.
La presenza dei Romani nel territorio risale al I secolo a.C., testimoniate dalla presenza di tombe, urne funerarie e tegole di età romana. Una delle prime fonti scritte su San Zeno è l’atto di cessione del distretto del Garda avvenuta nel 1193, da parte del regno longobardo al Comune di Verona. Nel 1387 il territorio passa agli Scaligeri, periodo in cui venne costruito un castello sui resti di una villa Romana.
L’inizio della dominazione veneziana ebbe ripercussioni favorevoli anche per l’economia locale.
Tra il 1797 ed il 1814 entra a far parte dei domini napoleonici, ma dopo la sconfitta francese il territorio passa all’Austria fino al 1866 (terza guerra di indipendenza).
Resta un paese di confine fino al 1918 terminata la Prima guerra mondiale.

Luoghi d'interesse

Chiese

  • Chiesa S.Bartolomeo – XVI secolo
  • Chiesa Madonna della Neve – XVII secolo
  • Chiesa S. Zeno vescovo – XVIII secolo
  • Chiesa Santa Eurosia – XVIII secolo
  • Chiesa S. Eustachio – XVIII secolo
  • Chiesa Castello
  • Chiesa Santa Rosa

Fortificazioni

Forte di Naole – XX secolo
Forte utilizzato dall’esercito italiano, anche se marginalmente, durante la prima guerra mondiale.

Appuntamenti folkloristico-culturali

Festa delle Castagne

La Festa della Castagne si svolge a partire dagli anni Venti. Tale sagra viene svolta a San Zeno di Montagna da metà ottobre ad inizio novembre.
Durante il suo svolgimento si possono degustare piatti a base di castagne, e si possono acquistare direttamente dai produttori il Marrone di San Zeno. È stato inoltre introdotto il Palio delle Contrade che prevede che le varie contrade, si sfidino in un concorso di cucina (rigorosamente di castagne). Giudice della competizione è la gente partecipante alla festa che ne decreta il vincitore.

Fiera de San Michel (in italiano: Fiera di San Michele)

Quanto sia antica questa fiera è difficile da stabilire con certezza. Unica cosa certa è la data in cui viene tenuta ed il luogo: il 29 settembre (San Michele per l’appunto) di ogni anno a Prada Bassa / Praa de Soto.
La fiera ha sempre sancito il termine dell’alpeggio e, soprattutto in passato ma perdura ancora oggi, durante il suo svolgimento è solito incontrare “malghesi” impegnati in trattative di compravendita del proprio bestiame.
Per quanto riguarda la culinaria, il menù tipico di San Michèl è dettato dalla tradizione: un piatto di trippe in brodo o alla parmigiana come primo e, come secondo, pìto coi capussi (tacchino con i cavoli). A questo punto molti di voi si chiederanno il perché del tacchino e cavoli. La spiegazione è presto detta:
il tacchino, tradizionalmente conosciuto come cacciatore di rettili, veniva portato in malga e lasciato libero di girare nei prati limitrofi in modo da cacciare le eventuali vipere presenti.
Il cavolo, invece, era uno dei principali ortaggi presenti negli orti delle malghe in quanto è in grado di resistere a improvvisi cali di temperatura frequenti anche nel periodo estivo.